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Il progetto pilota “Immersione in Foresta”, nato dalla collaborazione tra TeFFIt-OE, l’ALCLI Giorgio e Silvia e l’Oncologia dell’Ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, ha portato importanti risultati per la promozione della salute. Le terapie forestali, praticate tra le faggete secolari del Terminillo, si confermano un innovativo strumento per il recupero psico-fisico dei pazienti oncologici.
Cos’è l’Immersione in Foresta?
L’“Immersione in Foresta” si ispira alla pratica giapponese dello Shinrin Yoku (bagno di foresta), riconosciuta a livello mondiale per i benefici su:
- Riduzione dello stress.
- Aumento della serenità mentale.
- Miglioramento della salute fisica.
Questo approccio, guidato da esperti in ambienti naturali biocomplessi, favorisce una riconnessione con la natura e un profondo benessere olistico.
Perché scegliere le Terapie Forestali?
Le terapie forestali rappresentano una pratica innovativa per chi cerca un percorso di guarigione e benessere basato su natura e scienza. Scopri di più sul progetto e sul futuro delle immersioni in foresta.
I protagonisti del progetto
Le terapie forestali sono state condotte da guide ambientali esperte, Moira Ardente e Rodolfo Silveri, con il supporto di Melania Masi e Chiara Buiarelli dell’associazione toscana TeFFIt-OE.
Durante i mesi di attività, i partecipanti hanno vissuto esperienze mirate a:
- Riconnettersi con l’ambiente naturale.
- Stimolare i cinque sensi.
- Favorire un maggiore equilibrio tra corpo e mente.
Testimonianze delle pazienti
Le pazienti oncologiche coinvolte nel progetto hanno condiviso emozionanti testimonianze, evidenziando:
- Maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle emozioni.
- Serenità e sicurezza grazie all’ambiente naturale.
- Un rinnovato rapporto con sé stesse e con la natura.
- Benessere psico-fisico globale, con effetti positivi prolungati nel tempo.
Una paziente ha dichiarato:
“L’immersione nella foresta mi ha permesso di ritrovare un luogo sicuro in cui sentirmi pienamente me stessa.”
L’impegno delle associazioni
La Presidente dell’ALCLI, Santina Proietti, ha ricordato il ruolo centrale dell’associazione nel supportare i malati oncologici con attività che vadano oltre la cura medica:
“L’ALCLI continuerà a proporre progetti utili alla ricerca e al miglioramento della qualità di vita delle persone.”
Il Presidente di TeFFIt-OE, Raoul Fiordeponti, ha sottolineato l’importanza di includere le Terapie Forestali tra le pratiche riconosciute dal Sistema Sanitario Italiano, anticipando che:
“I dati raccolti saranno presentati in un convegno nazionale, con l’obiettivo di replicare il progetto in altre aree naturali d’Italia.”
Conclusioni e prospettive future
A chiudere il convegno, il Vice Presidente dell’ALCLI, Emilio Garofani, ha condiviso un messaggio di speranza:
“Se possiamo portare serenità anche in una sola persona, abbiamo dato un senso al nostro volontariato. Questo ci spinge a fare sempre di più per promuovere salute e gioia di vivere.”
Con i dati scientifici in fase di elaborazione, il progetto “Immersione in Foresta” punta a diventare un modello replicabile su scala nazionale, promuovendo una nuova frontiera della salute basata sulla biofilia e sul rapporto uomo-natura.